domenica 28 novembre 2010

I'm still here :-D

Domenica pomeriggio. Pigiama, occhi gonfi, capelli che ormai hanno preso vita propria, un faccino sveglio quanto quello di un bradipo in letargo, gorgoglio di stomaco a cui la paralisi agli arti inferiori non permetterà di porre rimedio, banchi di polvere accuditi e allevati con amore nell'ultima settimana che mi tengono compagnia facendomi avvertire tutto il loro affetto, appunti e libri che aspetteranno secoli prima di essere presi minimamente in considerazione.
E con estremo orgoglio posso constatare che in questi due lunghi anni di pausa il mio cambiamento interiore/esteriore è stato davvero radicale: nulla facenza e cazzeggio sempre al top. Oh yeah.


venerdì 15 febbraio 2008

Bridget Jones e le cialtronerie sentimentali

Caro Diario,

ammetto che le maglie di lana con renne giganti ricamate sopra non verrebbero indossate dall'ipotetico modello di uomo perfetto - virile - dispotico che troneggia nella mia mente, ma... bisogna pur sottolineare che hanno un certo qual fascino: ad esempio sono perfette per abbindolare le varie zie di terzo e quarto grado e le amiche delle amiche delle zie di terzo e quarto grado ma. Se spuntasse così in questo preciso istante un bel Mark Darcy (con la voce del doppiatore italiano però!!) con la sua bella maglia di lana con renna gigante ricamata sopra non credo che lo disdegnerei poi così tanto. Nel senso che: è un avvocato, e guadagna un sacco di soldi ed è pure semi-carino e mooooooolto romantico. Però. Daniel alias Hugh Grant, pur essendo un troione in piena regola ha quel sorrisino furbetto che regalerebbe un scintillio di ammirazione negli occhi di tutte le zie di terzo e quarto grado e delle amiche delle amiche delle zie di terzo e quarto grado. Se poi coronassimo il tutto con una bella zuppa blu condita con tutti gli ingredienti indispensabili: maglia con la renna, sorrisino furbetto e ci aggiungessimo un pizzico di fiaba di Cenerentola, il gioco sarebbe fatto. Ne uscirebbe un principe perfetto, coi capelli blu, e tutto il resto (e il blu è quel tocco in più che farebbe stramazzare al suolo le zie di terzo e quarto grado non che le amiche delle amiche delle quali). Resterebbe solo il fondamentale dilemma: si tratterebbe solo e sempre di cialtronerie sentimentali? Alle zie di terzo e quarto grado e alle amiche delle amiche delle zie di terzo e quarto grado l'ardua sentenza.

-------Fiero omaggio a Bridget Jones------------------- 

Firmato: le mutande della nonna per una bella pancia piatta

venerdì 28 dicembre 2007

Mamme, telecomandi e lavatrici

Eccomi di nuovo a raccontare le peripezie di mia mamma, questa volta nella mia nuova casetta a Milano.
Passato un bel giorno a rigurgitare i più svariati frammenti di cereali frutti rossi al latte, entra in azione la mia soccorritrice.
Tra gli elementi del suo astutissimo piano, in pole position: cambiare le lenzuola!!
La lavatrice si mette a girare...lavaggio, centrifuga e tutto....nel frattempo io malatuccia stravaccata nel letto mi guardo in giro alla ricerca del telecomando...bah....non lo trovo da nessuna parte. Eppure strano, mi pareva proprio di averlo lasciato sul letto!!
Infatti, la mia memoria infallibile non fa una piega.....sulle lenzuola era e sulle lenzuola è rimasto, seguendole inesorabilmente dentro la lavatrice.
Bello lavato e pulito, funziona pure meglio di prima!

venerdì 7 settembre 2007

Incontri ravvicinati del terzo tipo



...Directly from my night adventures cum MiniOne...  

Once upon a time..................
Nel mezzo del cammin per tornare a casa, dopo esser stata nonmiricordodove a fare nonmiricordocosa, mi ritrovai per una selva oscura, giacchè le stradine per arrivare alla mia domus assai oscure e assai selvose sono, chè la diritta via non era ancora del tutto smarrita, per fortuna, per tanto la mia mente ancor la rimembrava, suddetta strada fatta ognissanto giorno.
I tornanti sinuosi si stagliavano all'orizzonte, quando il mio assonnato ma guardingo occhio intravvide un movimento nell'ombra della notte...più di un movimento...per l'esattezza si trattava di un movimento alquanto peloso e ingombrante.
SUS SCROFA BARBARUS
Un gruppo di questa rarissssima specie animale si aggirava presso i miei cari sinuosi tornanti: mamma cum prole.
Sempre nel mezzo del cammin pe tornare a casa, dopo essere stata da qualche altra parte a fare qualche altra cosa, tranquilla tanquilla e ancor più assonnata assonnata, eccomi arrivare cum mia machina fedelissima, proprio sotto alla domus. La Mamma Scrofa Barbara questa volta proprio davanti al mio naso. Frenata. Sgommate. Fugaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Il lettore può democraticamente scegliere tra diverse varianti per il finale di questa avvincente storia:




domenica 26 agosto 2007

Cronaca di una morte annunciata?

Tutto iniziò prima del viaggio in Ungheria, per cui molto moolto tempo innanzi ad ora.

Capitolo 1: Mia madre vede, per la seconda volta nel giro di una settimana, qualcosa di piccolo, veloce e grigio compiere un tragitto presegnato, ovvero dal mobile che sosta davanti alla tv fino alla cassapanca vicino al divano, il quale è a sua volta vicino al tavolo da pranzo, su cui sta cercando di cenare mia madre, gli occhi di lei e quelli del padre incollati a uno dei tanti tg che fungono da veri e propri digestivi ormai.
La prima volta che mia madre aveva provato a informare il padre del fatto aveva ricevuto in cambio grugniti più simili a specie bovine che non a umane. Ma l'uomo di questa casa è fatto così. La seconda volta, questa volta, i grugniti lasciano spazio a sospiri rassegnati che fanno nutrire in mia madre una piccola speranza.

Capitolo 2: Ecco l'idea geniale di mio padre: depositare una trappola di legno, come scopriremo più tardi di traditrice efficacia, nell'unico posto della casa vicino al mobile-tv in cui il già stretto passaggio obbliga ora gli sfortunati passanti a buttarsi sul divano per superare l'ostacolo indenni.

Capitolo 3: Non può mancare, in questa storia vera che sembra sempre più uno stralcio dei film di "Mister Fagiolo", una piccola nipotina curiosona e mai ferma, oltre ad esser sempre pronta a disobbedire. Emma. Venuta per giocare un po' coi nonni e con la zia, soprattutto, arricchisce subito la sua giovane esperienza di 4 anni con un nuovo, "emmoso", episodio. Incuriosita dal funzionamento della trappola, avvicina improvvisamente le sue ditine all'esca. Amen.
La trappola viene tolta, la bestia che si nasconde nell'oscurità torna ad essere un miraggio frutto delle traveggole di mia madre.


Fine primo tempo: l'allegra famiglia va in vacanza, la sottoscritta rincasa dopo una settimana di meritato riposo.
Inizia il secondo tempo.


Capitolo 4: Io e la mia amica Laure guardiamo la tv. Di nuovo l'analoga scena: un movimento repentino ma notato dagli occhi investigatori della mia amica. Adesso è una certezza: d'altronde, non c'è due senza tre.

Capitolo 5: Entra in scena il mio gatto Matisse, ma anzichè cercare presenze estranee, il suo fiuto felino lo porta ad accoccolarsi sul primo divano intercettato dalle sue vibrisse.
Intanto il film prosegue, ma rumorini di sottofondo ci inducono a mettere il muto, mentre giriamo la testa di 180 gradi...magicamente la cesta del pane sembra esser popolata da una discoteca clandestina! Allora prendo Matisse, lo butto letteralmente sulla cesta, e spin! come il tappo di una bottiglia di champagne un piccolo topolino vola nell'aria, mentre nel frattempo il gattone, spaventato (?!?), fugge nei meandri della casa.

Capitolo 6: Colpo di genio: mettere la cesta del pane davanti al frigo. Aspettiamo. Rumorini. Ma ancora niente. Vado a vedere: il pane si è fatto vivente: con piccole zampine si dirige di soppiatto verso la fessura accanto al frigo. Troppo lesto per i nostri assonnati riflessi.
Essendo troppo grande, il pezzo di pane rimane incastrato tra il frigo e il muro.

Capitolo 7: Stessa scena: spostiamo nuovamente il pane lontano dal frigo, ma niente.

Capitolo 8: Genialata ancor più grande: riutilizzare la famosa trappola. La carichiamo. No so perchè, ma lo spirito di mia nipote si è insinuato dentro di me e....zac, che dolore!
Riproviamo con l'unica cosa che troviamo in frigo: cioccolato Lindt, di quello prelibato al latte e nocciole.
Carichiamo la trappola e depositiamo a lato pane e cioccolato. Dopo pochi istanti sentiamo il piccolo dimenarsi. Ci guardiamo con facce schifate, pronte alla vista di sangue toposo. Le nostre espressioni rimangono di stucco quando davanti ai nostri occhi ci si presenta una trappola intatta. Ma cioccolato e pane...spariti! Quel balordo, un topo raffinato! Bisogna intanto recuperare il cioccolato, pena un'invasione di formiche (e direi che non sarebbe proprio il caso). Riesco nell'impresa con un bastone per stufe.

Capitolo 9: Buttato il cioccolato mordicchiato, riproviamo il tutto con solo il pane. Per due volte Furby ci infinocchia. Disperazione!!

Capitolo 10: Anche la vacanza dei miei sta giungendo al termine. Arrivano giusto domani...: e ad attenderli, oltre a un topolino dispettoso, c'è un bel gabinetto intasato!! Figlia? Dispersa!

venerdì 27 luglio 2007

Gli infallibili metodi della nonna

Come d'uso in circostanze estive, qualsiasi rivista/quotidiano/programma televisivo/locandina cerca di propugnare ai lettori/ascoltatori mediamente "rotondi" infallibili metodi per tornare in forma in soli 14 giorni! oppure come riguadagnare la propria linea con semplici esercizi ginnici tonificanti in soli 20 giorni! per non parlare delle varie ditte che propongono ai consumatori una vasta gamma di prodotti "clinicamente testati", "dal risultato assicurato", "frutto delle ancestrali sapienze orientali", dai prezzi talmente esorbitanti che, caso mai non funzionasse la tale "essenza dimagrante con estratti di bambù e aroma di ginepro", il cliente dal portafogli impoverito si ritroverebbe in ogni caso a dover scartare le abitudinarie soste al MacDonald's di fiducia.
Consiglio dunque a tutti coloro che drizzano le orecchie appena sentono parlare di diete, che raggiungono il camerino con ansia al solo pensiero di scoprire che la cara 46 è magicamente diventata una 44, che si abbuffano di insalata e cibi verdi sperando di mettere a tacere il proprio stomaco, di provare l'infallibile, provata, super


"Ricetta della nonna per bimbi sani e belli!!!"

Se io fossi una nonna e voi foste i miei piccoli nipoti obesi riuscirei sicuramente a farvi diventare magri e snelli,
infatti per prima cosa vi farei tagliare i capelli,
poi vi porterei a fare una lunga passeggiata nella foresta,
fino a quando la fame più non vi desta,
e infine stanchi e affaticati in una cella vi rinchiuderei,
e come nella fiaba di Hansel e Gretel neanche una briciola vi darei,
perchè per un fisico alto e asciutto,
bisogna proprio smetterla con il prosciutto,
"il grasso fa diventare grassi" questo sarà il vostro motto,
da ripetere sempre con fare dotto,
e se sarete proprio bravi,
con questa dieta ferrea del cibo non sarete mai più schiavi,
come il Siddharta farete digiuno,
per diventare un giorno qualcuno,
e imparerete via via,
cosa vuol dire accetare sempre le caramelle della vecchia zia,
zuccheri e grassi verranno aboliti,
così dalle male lingue non verrete più feriti,
e se questo rimedio non funzionerà,
allora una saetta vi fulminerà,
e stecchiti e abbrustoliti,
non potrete comunque più mangiare i vostri piatti preferiti!!