domenica 26 agosto 2007

Cronaca di una morte annunciata?

Tutto iniziò prima del viaggio in Ungheria, per cui molto moolto tempo innanzi ad ora.

Capitolo 1: Mia madre vede, per la seconda volta nel giro di una settimana, qualcosa di piccolo, veloce e grigio compiere un tragitto presegnato, ovvero dal mobile che sosta davanti alla tv fino alla cassapanca vicino al divano, il quale è a sua volta vicino al tavolo da pranzo, su cui sta cercando di cenare mia madre, gli occhi di lei e quelli del padre incollati a uno dei tanti tg che fungono da veri e propri digestivi ormai.
La prima volta che mia madre aveva provato a informare il padre del fatto aveva ricevuto in cambio grugniti più simili a specie bovine che non a umane. Ma l'uomo di questa casa è fatto così. La seconda volta, questa volta, i grugniti lasciano spazio a sospiri rassegnati che fanno nutrire in mia madre una piccola speranza.

Capitolo 2: Ecco l'idea geniale di mio padre: depositare una trappola di legno, come scopriremo più tardi di traditrice efficacia, nell'unico posto della casa vicino al mobile-tv in cui il già stretto passaggio obbliga ora gli sfortunati passanti a buttarsi sul divano per superare l'ostacolo indenni.

Capitolo 3: Non può mancare, in questa storia vera che sembra sempre più uno stralcio dei film di "Mister Fagiolo", una piccola nipotina curiosona e mai ferma, oltre ad esser sempre pronta a disobbedire. Emma. Venuta per giocare un po' coi nonni e con la zia, soprattutto, arricchisce subito la sua giovane esperienza di 4 anni con un nuovo, "emmoso", episodio. Incuriosita dal funzionamento della trappola, avvicina improvvisamente le sue ditine all'esca. Amen.
La trappola viene tolta, la bestia che si nasconde nell'oscurità torna ad essere un miraggio frutto delle traveggole di mia madre.


Fine primo tempo: l'allegra famiglia va in vacanza, la sottoscritta rincasa dopo una settimana di meritato riposo.
Inizia il secondo tempo.


Capitolo 4: Io e la mia amica Laure guardiamo la tv. Di nuovo l'analoga scena: un movimento repentino ma notato dagli occhi investigatori della mia amica. Adesso è una certezza: d'altronde, non c'è due senza tre.

Capitolo 5: Entra in scena il mio gatto Matisse, ma anzichè cercare presenze estranee, il suo fiuto felino lo porta ad accoccolarsi sul primo divano intercettato dalle sue vibrisse.
Intanto il film prosegue, ma rumorini di sottofondo ci inducono a mettere il muto, mentre giriamo la testa di 180 gradi...magicamente la cesta del pane sembra esser popolata da una discoteca clandestina! Allora prendo Matisse, lo butto letteralmente sulla cesta, e spin! come il tappo di una bottiglia di champagne un piccolo topolino vola nell'aria, mentre nel frattempo il gattone, spaventato (?!?), fugge nei meandri della casa.

Capitolo 6: Colpo di genio: mettere la cesta del pane davanti al frigo. Aspettiamo. Rumorini. Ma ancora niente. Vado a vedere: il pane si è fatto vivente: con piccole zampine si dirige di soppiatto verso la fessura accanto al frigo. Troppo lesto per i nostri assonnati riflessi.
Essendo troppo grande, il pezzo di pane rimane incastrato tra il frigo e il muro.

Capitolo 7: Stessa scena: spostiamo nuovamente il pane lontano dal frigo, ma niente.

Capitolo 8: Genialata ancor più grande: riutilizzare la famosa trappola. La carichiamo. No so perchè, ma lo spirito di mia nipote si è insinuato dentro di me e....zac, che dolore!
Riproviamo con l'unica cosa che troviamo in frigo: cioccolato Lindt, di quello prelibato al latte e nocciole.
Carichiamo la trappola e depositiamo a lato pane e cioccolato. Dopo pochi istanti sentiamo il piccolo dimenarsi. Ci guardiamo con facce schifate, pronte alla vista di sangue toposo. Le nostre espressioni rimangono di stucco quando davanti ai nostri occhi ci si presenta una trappola intatta. Ma cioccolato e pane...spariti! Quel balordo, un topo raffinato! Bisogna intanto recuperare il cioccolato, pena un'invasione di formiche (e direi che non sarebbe proprio il caso). Riesco nell'impresa con un bastone per stufe.

Capitolo 9: Buttato il cioccolato mordicchiato, riproviamo il tutto con solo il pane. Per due volte Furby ci infinocchia. Disperazione!!

Capitolo 10: Anche la vacanza dei miei sta giungendo al termine. Arrivano giusto domani...: e ad attenderli, oltre a un topolino dispettoso, c'è un bel gabinetto intasato!! Figlia? Dispersa!