domenica 10 dicembre 2006

Letterina a Babbo Natale    Kaoani




Caro Babbo Natale,
quest'anno ho pensato che attraverso Internet sarebbe stato molto più veloce recapitarti i miei più vivi saluti e incoraggiamenti per il periodo faticoso che ti vedrà protagonista tra poco più di una decina di giorni. Infatti immagino già i sacchi pieni di letterine vecchio stile di qualche scellerato 90enne (non prendertela male ma i tuoi coetanei sono una spanna sotto di te..) che faranno impazzire i tuoi folletti magici.. Bisogna dire che la tecnologia ha totalmente rivoluzionato le nostre vite...dai piccioni viaggiatori a carta&penna a schermo piatto&tastiera a infrarossi....uao! Sicuramente in questo modo non dovrai più lottare contro i piccioni dissenterosi...
Eh già, con l'era del computer tutto è più pratico e immediato...ma nel cuore di tutti rimane indelebile la figura del saggio, buon vecchio Babbo Natale, che con la sua slitta trainata dalle fedeli renne dopate a dismisura fa il giro del mondo in una sola notte per consegnare regali a grandi e piccini. Ci si dà tutti un gran da fare per addobbare l'albero con le decorazioni più fashion (in mancanza di zebre, ho travestito un elefante da babbo natale), per dare alle case un'atmosfera natalizia fatta di lucine e pupazzi che intonano "Jingle Bells" appena uno ha la grandiosa trovata di passar lì nelle vicinanze...
Per uno strano caso del destino sono tutti pervasi da una felicità quasi irritante, tutti che si affrettano a comprare, comprare, comprare e spendere, spendere, spendere, come se lo richiedesse una legge non scritta che si tramanda da secoli e secoli. La gente si riversa sulle strade, i preti delle diverse chiese fanno a gara di chi riceve più audience, pur ovattate nelle varie promozioni festive le bollette del telefono raggiungono picchi a dir poco mostruosi (Bisogna chiamare la zia di Honolulu!)...
Bisogna essere tutti più buoni, più bravi, più belli, come se partecipassimo a "Miss Italia" o volessimo guadagnarci un posto come letterina, ereditierina, stupidottina di questo o quel programma interculturale.
Ma non è poi questo il bello del Natale? Scordarsi per un attimo questo mondo ipocrita e stare tutti insieme appassionatamente? Vedi, caro Babbo Natale, guardandomi un po' attorno ho imparato che non è tanto importante cosa scatena in noi l'euforia, quanto i risultati che quest'euforia ci permette di raggiungere. E tra 100 ce ne sarà uno positivo, o no??

domenica 3 dicembre 2006

Saturday night fever...ovvero la febbre del sabato sera!!

Come vuole l'ormai secolare tradizione microbica di dicembre, eccomi costretta a starmene il giorno intero nel letto, munita di piumino e -ovviamente- borsa dell'acqua calda. Ferma convinzione di mia madre è che per far scendere la febbre da 39 (pauraa!!) a uno stato quanto mai ai limiti della decenza (ovvero: per far sì di non dover essere ricoverata in ospedale con una febbre da cavallo), necessaria sia una sana sudata. Eccomi pertanto ricoverata a temperature a dir poco equatoriali giustificate come puri fini terapeutici.
L'esperienza infermieristica di mia madre (non dovuta al fatto che abbia mai esercitato questo mestiere, quanto al fatto che ha dovuto suo malgrado consolidare una certa qual dimestichezza con i problemi sanitari che mi affliggono da quando i microbi hanno deciso di dar vita alla sopracitata secolare tradizione microbica di dicembre, trovando nel mio fortissimo corpo terreno fertile per le loro scorribande)....ehm, dicevo: l'esperienza infermieristica di mia madre alla fine si è rivelata fondata. Infatti nel giro di una sola notte (putroppo quella del sabato: anche i microbi devono esser stati influenzati da John Travolta) la febbre è calata del tutto. Controparte: la temperatura del mio corpo è di 36,5 gradi, ovvero ho la pressione sotto i piedi (ciò significa che se provo ad alzarmi dal letto esiste l'effettiva possibilità di uno svenimento), inoltre quando mi sono svegliata la maglietta del mio pigiama sembrava reduce da una traversata del Nilo (insignificanti effetti della teoria della sana sudata...).
Ora: spero che i microbi si siano divertiti abbastanza a usare il mio corpo come loro discoteca personale perchè da oggi avete chiuso con me, capito???Dichiaro solennemente rotta la secolare tradizione microbica di dicembre, a costo di dover impratichirmi con riti voodoo o simili.