domenica 3 dicembre 2006

Saturday night fever...ovvero la febbre del sabato sera!!

Come vuole l'ormai secolare tradizione microbica di dicembre, eccomi costretta a starmene il giorno intero nel letto, munita di piumino e -ovviamente- borsa dell'acqua calda. Ferma convinzione di mia madre è che per far scendere la febbre da 39 (pauraa!!) a uno stato quanto mai ai limiti della decenza (ovvero: per far sì di non dover essere ricoverata in ospedale con una febbre da cavallo), necessaria sia una sana sudata. Eccomi pertanto ricoverata a temperature a dir poco equatoriali giustificate come puri fini terapeutici.
L'esperienza infermieristica di mia madre (non dovuta al fatto che abbia mai esercitato questo mestiere, quanto al fatto che ha dovuto suo malgrado consolidare una certa qual dimestichezza con i problemi sanitari che mi affliggono da quando i microbi hanno deciso di dar vita alla sopracitata secolare tradizione microbica di dicembre, trovando nel mio fortissimo corpo terreno fertile per le loro scorribande)....ehm, dicevo: l'esperienza infermieristica di mia madre alla fine si è rivelata fondata. Infatti nel giro di una sola notte (putroppo quella del sabato: anche i microbi devono esser stati influenzati da John Travolta) la febbre è calata del tutto. Controparte: la temperatura del mio corpo è di 36,5 gradi, ovvero ho la pressione sotto i piedi (ciò significa che se provo ad alzarmi dal letto esiste l'effettiva possibilità di uno svenimento), inoltre quando mi sono svegliata la maglietta del mio pigiama sembrava reduce da una traversata del Nilo (insignificanti effetti della teoria della sana sudata...).
Ora: spero che i microbi si siano divertiti abbastanza a usare il mio corpo come loro discoteca personale perchè da oggi avete chiuso con me, capito???Dichiaro solennemente rotta la secolare tradizione microbica di dicembre, a costo di dover impratichirmi con riti voodoo o simili.

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